Mondragone e il recupero regionale
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Danilo Colantuono |
Itinerario o cronaca di una gara? Sicuramente una riflessione sui diversi comportamenti di una lunghissima spiaggia spesso molto pescosa.

Sono circa le sette del pomeriggio, mare quasi perfetto leggermente mosso ma in avanzata scaduta. Sulla punta alla mia destra a circa 300 metri una sagoma nota fa pian piano sparire le canne che appena intravedevo. Arrivato a entrare in pesca da circa un’ora o poco meno, ho nel secchio due mormore. Più a sud a 600/700 metri i picchetti del recupero regionale Fipsas dove ci sono tanti amici.

Il sole è ormai al tramonto e noi tre con sette canne totali in
pesca, non vedremo più la benché minima tocca.
Chiamo Gennaro Pinelli sul campo gara a competizione ormai
finita: Gennaro con quattro mormore è primo assoluto nella manche e terzo nella
generale. Molti musi lunghi, qualcuno proprio incazzato nero.
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Peppe Francone con due delle tante mormore pescate durante le ore di luce |
![]() ![]() Gennaro Pinelli |
Subito dopo Carmine, un altro pescagonista che il piazzamento non lo manca mai, Danilo Colantuono. Poi dietro Pinelli e ancora la schiera di chi sperava ma è rimasto molto deluso. In questo caso andrebbe totalmente censurata ogni espressione legata al fattore C, ma in modo molto, troppo antisportivo, se ne sentono di tutti i colori.
Eppure questa spiaggia elargisce molto di più.
Non questione di fattore C cari amici, ma di andarsi a cercare
il pesce senza stare lì stupidamente a martellare l’orizzonte, magari proprio
sotto i piedi, di leggere bene il comportamento dei terminali in acqua, di
tenere in considerazione l’andamento della marea, che proprio dal tramonto in
poi tendeva alla bassa spinta, della luna del tutto assente e quindi attività
minima di mormore, delle orate medio piccole che durante il periodo sono attive
specie con tanta luna nel cielo, tener conto della persistente assenza di lecce
stella, dell’assenza di boghe che come le occhiate prediligono le serate
illuminate..no a ragionarci con calma c’era da spararsi tutte le cartucce nelle
poche ore di luce anche in considerazione di acque ancora molto velate.

Il meteo diceva sud 4/5 nodi, l’abbiamo verificato proprio in
loco mentre pescavamo: Mondragone vento da sud 4/5 nodi: Se il tempo avesse
dato ascolto al meteo il mare sarebbe stato perfetto. Peccato che il vento
fosse da libeccio, ossia sud ovest, e che l’intensità fosse minimo di 10/12
nodi con punte prossime ai venti. Quindi alghe a gogò in intensificazione,
creste schiacciate dal vento ma tanta corrente sotto. Immaginate cosa sarebbe
successo se avessero trovato la stessa condizione durante la gara della
settimana precedente: in questi casi forse, ma ripeto forse, si potrebbe
accennare al fattore C, ma diversamente stendiamo la mano destra e onoriamo chi
ci ha battuto.
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