martedì 30 aprile 2013

oltre le chiacchiere

A CIASCUNO IL SUO

Anni fa, grosso modo 10 o 12, Bad Bass insieme a pochissimi altri marchi ma in quantità minori, monopolizzava un pò le attenzioni dei praticanti la pesca dalla spiaggia. Questioni legate alla sempre elevata attenzione alle richieste del mercato da un lato, allainduscutibile qualità del made in Italy ma forse anche perchè altre aziende avevano un pò mollato in qualità e varietà.

Poi una volta compreso che era il surf casting lo zoccolo duro della pesca sportiva si è avuta una ripresa delle aziende storiche, ad esclusione di Italcanna che mai aveva mollato, e nuovi marchi prima dediti a tecniche diverse si stati dedicati alla pesca dalla spiaggia. 

In una corretta dialettica ognuno proponeva e propone i propri prodotti ma non mancano persone che hanno la convinzione di ricevere gloria parlando male o meglio sparlando degli altri.

Allora giù con "..ma Scorziello non produce più in Italia", o "..sono tutte mollacione", o "..si spezzano tutte!"

Poi la nuova produzione ha iniziato a diffondersi e in tanti hanno avuto modo  di tastare di utilizzare canne che li hanno stupiti.
Una di quelle su cui tanto si è discusso è la MMT 423: "non si può lanciare in ground", " la si può lanciare massimo con una settantina di grammi.." insomma tante affermazioni, magari anche in buona fede, ma del tutto inesatte.
 In uno degli ultimi eventi organizzati in Campania, chiesi ad un vecchio utente Bad Bass, passato principalmente a Zziplex ( ma le sue Trio continua ad usarle) di lanciare in ground propio con la MMT 423 e onostemente ne rimase stupefatto (125 grammi e ground ore 15)

 Tutto quanto distribuito sul mercato, esendo Full made in Italy, può essere prima testato e poi arrivare al prodotto finale. E i test non riguardano solo le distanze raggiungibili ma anche l'agilità in pesca, il bilanciamento di arco e punta..insomma un lavoro artigianale ma certosino. Nelle due foto precedenti il test in pesca con lancio pendolare della International LDD e il prodotto finito.
Ma attenzione amici, la pesca è anche capacità di fare distanza ma la pura distanza non garantisce la congruità di un attrezzo. Pescare è anche non massacrarsi per ore e ore con canne durissime, è anche il piacere di vedere la tocca magari con esche piazzate a 140 metri, ma anche il piacere di sentire ogni movimento del pesce pescato con attrezzi ultralight e piombi leggerissimi.

 Oltretutto c'è una cosa da non dimenticare mai: specie a mare mosso le canne da pesca con arco e cima durissimi stanno in pesca malissimo. Vorrei che in tanti poteste vedere le vere classiche ripartite italiane o inglesi che siano, ma da pesca non da pedana. La progressione dell'attrezzo è senpre accentuata verso la parte finale della cima perchè quella cima deve garantire buona stabilità alla zavorra.

Ettore Riccio con MMT 423 sul campo
In tanti ritengono di poter emettere giudizi, potersi ritenere dei veri esperti ma vorrei vederli alle prese con spiegazioni puramente tecniche in merito agli attrezzi che tanto esaltano. E non parlo assolutamente di marche ma proprio di caratteristiche. " Duro è bello" mi sembra tanto uno slogan leghista, ma se andate a spulciare nel mercato second hand, troverete tanti di quegli attrezzi durissimi che alla fine sono solo stumenti per penose via crucis.
Gaetano Simeone ( lancia da meno di un anno e supera i 215 in ground cast) e Girolamo Pepe ( meno di 17 anni a 200 sia in ground che pendolare) con il vecchio modello della UK Competition

I nuovi anelli Pacific Bay leggerissimi e di elevaya qualità che molte serie Bad Bass oggi montano

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