Finali per bocche taglienti
Siamo su uno degli arenili del Tirreno centrale, a destra una
foce a media portata, poi tanta sabbia e a meno di cinque o sei chilometri una
foce a grossa portata. In inverno ci peschiamo spigole e non serve nemmeno un
mare troppo mosso, arrivata la primavera qualche spigola ancora gira ma è molto
più facile osservare branchetti di pesci medio piccoli che schizzano impazziti
sull’acqua e dietro qualcosa di grosso che cerca di cibarsene. Il dramma è che
una predazione avvenuta a pochissimi metri dalla battigia ci ha rivelato che
almeno in quella occasione i predati fossero piccoli pesci serra e i predatori
grossi pesci della stessa specie.
In successive esperienze abbiamo stranamente constatato che tra
un pesce vivo innescato ad arte e un
salsicciotto di polpa grassa, gli attacchi erano più numerosi sul trancio.
Precisazione: il luogo che vi stiamo raccontando è oggetto di
una fitta presenza di questi pesci da almeno una decina di anni e proprio agli
inizi era quasi pregiudiziale innescare un pesce esca vivo.
Sugarelli, sgombri e cefali, questo il nostro menù. Questi si
sfilettano e li inneschiamo su terminali in parte metallici armati con un
doppio amo. Per i tranci più piccoli utilizziamo ami di misura media del 1/0,
per quelli grossi arriviamo al 4/0.
Tocca proprio a me il primo attacco. Mulinello Abyss Tica, una
bella macchina da combattimento, in bobina 0,40 diretto, finale lungo dello
0,50 con un segmento di circa 25 centimetri di cavetto da 30 libbre. o forzo
verso terra, ormai.. non sento più niente. Recupero la sola lenza del
mulinello, non c’è più piombo e finale e ovviamente dispositivo di attacco di
piombo e finale. La cosa si ripete più volte.
Nei luoghi dove è più frequente la loro ricerca da parte dei
pescatori, i pesci hanno imparato un sistema per liberarsi. Se il finale in
cavetto risulta pregiudiziale per evitare il taglio del finale, inizia a
risultare pregiudiziale confezionare un corto trave anch’esso in cavetto
metallico perché questi pesci hanno probabilmente imparato a individuare il piombo
e a mordere la lenza nei suoi pressi.

Salve Mimmo, utilissimi i suoi consigli. A me è capitato spesso il taglio del trave, e pensavo scaturisse dal fatto che magari il predatore, andando a sfiorare accidentalmente la lenza, si girasse di colpo attaccandola. Secondo lei è possibile?
RispondiEliminaSaluti.